questa idea è nata dopo aver parlato con padre Moreno di una lettera giunta a sorpresa da una nonna di 65 anni dal centro anziani di sant’Egidio, abbiamo parlato un po’ su questa cosa e lui mi ha parlato della pagina FB della Fondazione e gli ho chiesto se potevo scrivere del carcere. Mi ha dato l’ok e ora con cuore inizio a scrivere…
Cari amici,
mi dispiace delle condizioni difficili che state vivendo chiusi nelle vostre case, pure io/noi siamo chiusi da anni ma noi abbiamo commesso dei reati e voi no, vi dico che io leggo, prego, andavo a scuola, in Chiesa, facevo un po’ di tutto, ma vista la situazione attuale siamo “chiusi” pure qua e la sofferenza si sente, ma grazie a Dio arriva padre Moreno e ci fa compagnia e ci porta i dolci e noi siamo contenti, però non perdo la speranza ma cado e mi rialzo come il nostro Gesù con la croce, solo che il nostro peso non è la croce ma la vergogna di amare il prossimo per come è, la paura di essere giudicati o di finire come Giuda e tradire per i soldi o come qualcuno in politica che vorrebbe dare buoni esempi al prossimo, ma tutto è reciproco. Perciò sapete che cosa vi dico: il mio augurio per voi è che magari questo tempo sarà duro sì, e perché no, magari ci saranno pure situazioni difficili, scelte complicate, dubbi, timori,sofferenze, magari dovrete anche affrontare problemi e sfide impegnative più che mai nella vostra vita. Non vi auguro di avere tutto quello che desiderate nella vita ma vi auguro di saper tirare fuori da ogni giorno il meglio di voi, in mezzo ad ogni situazione la forza di sorridere e rialzarsi se cadi e non mollare mai; vi auguro che possiate sempre dare il meglio di voi anche se non sarà capito e che riusciate a sorridere anche dei dolori che ha provocato questo coronavirus. Vi auguro di riuscire ad amare anche in mezzo alle difficoltà. Io non so cosa accadrà fra dieci muniti, figuriamoci finché esco da questo carcere, cosa accadrà fuori; ma una cosa so per certo: che dipende tutto da me, se io mi comprto bene ricevo benefici, se no niente. Se voi vi comportate bene davanti a questo maledetto virus i benefici arriveranno. Vi auguro di diventare delle persone che non sperano nel mese prossimo ma che costruiscono con gioia e forza ogni singolo giorno senza aspettare momenti migliori. Non vi auguro che abbiate quello che volete ma che voi sappiate affrontare con gioia tutto quello che capiterà e se ce la farete avrete più di quello che desiderate.
Ora vi vorrei dire: chi non ha visto la partita Italia – Francia? Si sono viste testate, risse, gente che piangeva, che rideva però la coppa era fuori campo, non si sapeva chi l’avrebbe vinta, ma alla fine si è saputo, e appena Del Grosso ha segna l’ultimo rigore il telecronista è impazzito, e si è messo a strillare con cuore e orgoglio di essere italiano: è finita! Abbracciamoci forte e vogliamoci bene. Allora dovete solo aspettare il fischio finale per abbracciarvi, ma spero che come combattuto l’Italia per questa coppa tutti i Paesi combatteranno per trovare il vaccino, tranquilli, non siamo soli, e vi voglio bene ragazzi. Prima di chiudere però vorrei tanto ringraziare padre Moreno e voi tutti; ringraziare per la fede che ha fatto uscire in me, il ragazzo buono che c’era in me. Pregate per me che io prego per voi è arrivato il fischio finale fate i bravi e pregate per le vittime di questo tempo e per i nostri medici e infermieri. Ciao!
Lo straniero (JM)